La Formazione Apprendistato Professionalizzante è un corso che dura per tutto l’arco di tempo del contratto del lavoratore apprendista.
Si tratta di un aiuto di notevole importanza per ogni giovane che deve approcciarsi a una qualsiasi realtà aziendale, con la prospettiva di inserirlo sotto l’aspetto professionale.
Può essere attuata anche in occasione di contratto a tempo indeterminato e racchiude al suo interno una serie di caratteristiche molto importanti.
La Formazione Apprendistato Professionalizzante viene valutata dal datore di lavoro alla conclusione dei tempi prestabiliti. Il titolare può decidere di rinnovare il contratto al giovane dipendente senza alcun preavviso o recedere senza motivazioni da precisare.
Chi sceglie di rinnovare il contratto anche dopo i termini iniziali accede a una serie di agevolazioni contributive e fiscali per la propria azienda. Per eventuali eccezioni, è essenziale tener d’occhio il CCNL al quale l’azienda deve far fede.
A cosa serve la Formazione Apprendistato Professionalizzante
La Formazione Apprendistato Professionalizzante serve al datore di lavoro per formare nuove figure professionali.
Allo stesso tempo, risulta determinante per i giovani lavoratori che hanno intenzione di intraprendere una mansione e necessitano delle competenze e delle abilità adeguate al proprio contesto specifico.
Il datore di lavoro è obbligato a garantire formazione ai profili prescelti basandosi sul CCNL di categoria e sul piano formativo inserito nel contratto di apprendistato.
Un apprendista accede a una prima formazione trasversale e di base e a una seconda professionalizzante. La prima può essere erogata anche da un’agenzia formativa accreditata, mentre la seconda è esclusivamente ad appannaggio dell’azienda.
Per erogare una Formazione Apprendistato Professionalizzante in grado di rispettare le regole, bisogna prestare attenzione al Decreto Legge 167 del 14 settembre 2011.
Ciascun apprendista deve redigere il PIF, ossia il Piano Formativo Individuale, oltre a farlo aggiornare periodicamente.
Quindi, va organizzato un calendario tra tutor, azienda e apprendista, predisposto un registro formativo e rilasciato un attestato inerente le competenze ricevute.
In cosa consiste la formazione dell’apprendista
Come detto in precedenza, la formazione dell’apprendista dura per l’intero rapporto contrattuale.
Si parte con un ciclo esterno, da effettuare con l’aiuto di operatori preposti alla formazione, e si prosegue con un ciclo interno presso un’azienda dotata di capacità formativa, ossia di garantire la formazione con l’ausilio di strumenti adatti al contesto.
Nel secondo caso, l’azienda deve disporre anche di locali adeguati alla formazione, di un personale qualificato e di attrezzi idonei.
Una volta dimostrato il possesso della capacità formativa, è possibile procedere alla Formazione Apprendistato Professionalizzante da parte del datore di lavoro. I metodi variano a seconda delle disposizioni a carattere regionale e alle caratteristiche delle singole attività.
Quindi, è possibile accedere a corsi in presenza o a distanza. Alla fine del periodo di apprendistato, il titolare attesta la formazione effettuata e la comunica all’apprendista negli ultimi 30 giorni precedenti al termine del rapporto.
Le conclusioni sulla Formazione Apprendistato Professionalizzante
La Formazione Apprendistato Professionalizzante viene considerata come uno strumento molto valido per garantire abilità e competenze a nuove figure professionali.
Si rivolge prettamente a profili giovani e mette a disposizione i principali mezzi tecnici utili per entrare a far parte del mondo lavorativo.
Il datore di lavoro deve rispettare un insieme di regole prestabilite e inviare le giuste comunicazioni, al fine di ricevere anche detrazioni fiscali di notevole entità per la propria attività.
Informazioni prese dal sito uìfficiale: https://www.gdmsanita.it/formazione-apprendistato-professionalizzante.php