Come gestire timidezza ed insicurezza

timidezza

La timidezza è per certi versi una caratteristica tenere in una persona, ma quando si tramuta in insicurezza o ci cammina di pari passo può diventare difficile gestirla. Indubbiamente sono tratti della personalità che non cambiano facilmente o non cambiano affatto. Tuttavia si può cambiare atteggiamento, magari facendosi aiutare da una consulenza psicologo per cercare di approcciarsi meglio alla vita di tutti i giorni.

Esci dalla definizione di timido

Il primo passo per gestire l’insicurezza e la timidezza è uscire dalla definizione di “sono timido”. A volte te lo dicono gli altri, a volte tu stesso lo pensi di te, ma ad ogni modo per uscire da quella sensazione di inadeguatezza devi smetterla di considerarti insicuro, timido ed impacciato.

Per fare ciò quando rifletti su di te e su una situazione imbarazzante che ti ha riguardato devi pensare che se in quell’occasione la timidezza ha avuto la meglio, ce ne sono state altrettante in cui hai gestito tutto positivamente, per cui forse tanto timido non sei.

Devi cercare, detto in altri termini, di non farti condizionare dai pregiudizi che tu stesso hai sviluppato di te. La perfezione non esiste, non devi inseguirla e non devi cercarla.

Fai tesoro dei tuoi errori

E va bene, ci sono stati aneddoti in cui l’imbarazzo ha così preso il sopravvento che la situazione ti ha messo a disagio. Ma cosa c’è di meglio del fare tesoro dei propri errori? Se ti sei reso conto che in quella circostanza avresti potuto evitarti la timidezza, allora le prossime volte lavora su di te per far sì che l’insicurezza non prenda più il sopravvento. Per ogni errore fatto vi è una soluzione, ovvero sfidare te stesso a non sbagliare più.

Gestisci te stesso e le situazioni in cui ti trovi

Tu non sei che padrone di te stesso. Non c’è nessuno che può gestire te, le tue reazioni e le tue emozioni meglio di te. Quando ti trovi in una situazione in cui senti arrivare il rossore, ti senti agitato, stai sudando e non riesci a parlare, dentro di te devi darti uno scossone. Per prima cosa fai un respiro profondo, così che entri in circolo aria fresca, ossigeno al cervello e datti una spinta. Sei bravo, sei in gamba, puoi riuscire in ciò che fai proprio come tuti gli altri.

Non essere severo con te stesso

Bacchettarti non porta a nulla se non a suscitare ulteriori reazioni di chiusura. Quando fai una figura imbarazzante ridici sopra, e piuttosto lavora su te stesso affinché non si ripeta. Al contempo, anziché essere auto critico, giudica chi ti stava intorno e cerca di capire se nella medesima circostanza altre persone non si sentivano a proprio agio. Se al tuo fianco c’era un ragazzo che viveva quella tua stessa esperienza con serenità, convinciti di poter fare lo stesso. Devi estirpare i brutti pensieri non finirli di alimentare, perché a conti fatti non c’è nulla di male o di negativo che possa accadere.

Credi nelle tue capacità

Nessuno nasce maestro, nessuno nasce con la favella, c’è solo chi ha la naturale propensione a prendere le cose con leggerezza. Ma anche se sei molto introverso e timido, questo non vuol dire che sei incapace. Anzi, hai doti e qualità come tutte le persone, puoi lavorare su di te, gestire nel migliore dei modi la timidezza e trasformarla magari in dolcezza nel parlare o nel fare qualunque cosa. Non invidiare mai gli altri, perché spesso anche la spavalderia può essere sintomo di insicurezza. Se non entri nell’ottica che tutti abbiamo pregi e difetti, non capirai mai davvero quali sono le tue reali capacità. Perché, ribadiamo, nei tante quante ne hanno anche gli altri.